martedì 8 gennaio 2008
Pur essendo il mio blog un ricettacolo di vari pensieri relativi al mondo del sottosuolo, ho già fatto nel passato qualche piccola eccezione. Di seguito voglio farne un’altra, nel senso che - per una volta - non si parlerà di grotte. E’ con grande orgoglio, però, che presento una breve poesia scritta da mia figlia che, se continuerà così, supererà di gran lunga il suo vecchio padre. Brava Michela e grazie di tutto.

Passi lenti e titubanti nel bosco,
la luce pallida della luna che filtra dalle oscure chiome,
brezza che silenziosa e inquieta da vita ad ombre sconosciute,
il battito insistente del cuore
l’unico impercettibile rumore,
il flebile ed accelerato respiro,
lo sguardo che si posa attorno
alla ricerca di uno spiraglio
che fugga dalla tenebra
e plachi l’ignoto
riportando calma e luce,
come la luna in una notte stellata
quando altra consolazione non c’è che guardare in alto,
ammirare le stelle incastonate nel buio cielo notturno
e assaporare quella sensazione di pace ed infinito
che ti apre il cuore e rende il mondo un posto migliore …

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posted by Paolo at 18:56 |


2 Comments:


At 12/1/08 7:41 PM, Blogger Lapantigana

Ciao Paolo, vorrei lasciare un messaggio per tua figlia: se può e se ama la letteratura che prosegua nello scrivere.

Giara

 

At 14/1/08 9:04 AM, Blogger Paolo

Penso che lo scrivere, anche se non è certamente l'unica cosa bella che si possa fare, sia un'attività più che positiva. C'è un enorme potenziale di fantasia e creatività che sta in ognuno di noi, ma non sempre riusciamo a concretizzarlo. Ho visto persone che esprimono poesia semplicemente con i movimenti del loro corpo mentre stanno arrampicando. Ho conosciuto persone che con una matita in mano ed un foglio di carta riescono a evidenziare, disegnandoli, particolari del mondo che - pur essendo davanti agli occhi di tutti - non sempre sono percepiti. Allo stesso tempo vi sono persone che, con una macchina fotografica in mano, riescono a trasferire sulla pellicola sogni e sensazioni che altri, pur con mille scatti, non riusciranno mai a catturare.
Ognuno ha il suo particolare campo di espressione e, siccome questo è una specie di dono, è giusto curarlo e farlo crescere. Spero che mia figlia continui a scrivere (è proprio bravina) ma spero più di ogni altra cosa che riesca a trovare il proprio modo di comunicare con gli altri e di esprimersi, avviando il personale percorso di crescita che continuerà fino all'ultimo, in quanto non si smette mai di imparare.
Tralasciando questi concetti barbosi, ho una brava figlia di cui sono molto orgoglioso ed a cui voglio molto bene. Spero che continui sempre così.