sabato 27 gennaio 2007
Non ricordo esattamente l’anno, ma doveva trattarsi della fine degli anni settanta del secolo scorso (fa un po’ ridere, ma bisogna dire così …).
Una domenica, dopo aver vagato per la zona di Gabrovizza con zaini pesanti e sacchi pieni di scale e corde, ci siamo fermati indecisi su che grotta visitare. Avevamo abbastanza materiale, perciò c’era chi voleva scendere nell’Abisso dei Cristalli ed altri che puntavano ad un’uscita più tranquilla alla grotta Alce-Tilde. Alla fine è prevalsa la decisione di scendere nella Fovea Maledetta, formata da un unico profondo pozzo.
Personalmente, attratto più dal bel sole che splendeva che dal fascino dell’abisso, ho deciso di rimanere fuori e di dare una mano dall’esterno.
E’ stato così predisposto l’attacco e sono state svolte le scale e le corde. Alla fine, ad uno ad uno i miei compagni si sono calati nella cavità. Così io sono rimasto solo a godermi quella giornata mite di primavera. Sono passati, però, pochi minuti e, dal fondo del pozzo, sono cominciate ad uscire voci concitate, attutite dalla distanza. Urla ed imprecazioni che indicavano chiaramente come qualcosa non fosse andata per il verso giusto. Finalmente, il primo amico è spuntato dal pozzo e, con fare confusionario, ha spiegato come si fosse staccata una grossa frana della parete, proprio in corrispondenza del percorso della scala. Molto materiale è precipitato sul fondo, dove si trovavano gli altri esploratori. Tutti si sono buttati negli anfratti delle pareti, ma uno è stato colpito violentemente da un sasso. Pensate ai momenti di paura passati durante le operazioni di recupero del ferito che, anche se scosso e malmesso, è riuscito lentamente a guadagnare la superficie. La persona colpita è stata Paolo Parenzan, simpatico personaggio e speleologo, che pur riparandosi all’interno di una nicchia è stato raggiunto in pieno volto da una pietra. Il materiale è franato da una considerevole altezza ed alcuni sassi sono rimbalzati lungo le pareti. Paolo è stato colpito da uno di questi, che l’ha ferito alla base del naso arrivando quasi in orizzontale all’interno della nicchia dove si era riparato.
Si è trattato di una forte contusione che ha causato la fuoriuscita di tanto sangue e, quando la testa dell’amico è uscita dal bordo del pozzo tutta insanguinata, ho avuto un momento di vera preoccupazione. Comunque, anche in questo caso, non ci sono stati gravi conseguenze per l’infortunato. (Foto Guglia)
Aggiornamento 21.01.2015
Dopo molti anni dalla pubblicazione di questo post (esattamente otto), ho avuto il piacere di essere contattato dall'amico Paolo Parenzan, che non sentivo da tanto tempo. Paolo è il vero protagonista della storia sopra riportata e leggendo quanto avevo scritto, mi ha fornito delle indicazioni per correggere alcune circostanze. La vicenda si è svolta esattamente il giorno 13 aprile 1975, io non sono sceso in grotta e, allora, avevo solo 16 anni, per cui mi perdonerete qualche inesatteza nel ricordare quello che è successo in quella lontana mattinata.
Ma veniamo a come sono accaduti realmente i fatti. Nella Fovea Maledetta si stava già procedendo al recupero del materiale. Per facilitare il sollevamento delle scale, Paolo si è fermato su un terrazzino a 60 m di profondità. Dal ponte naturale soprastante si è però staccato un masso (lui ricorda un pietrone di almeno mezzo metro di diametro o più...) che ha sbattuto sulla parete, si è frantumato in varie parti e una di queste lo ha colpito al volto. Da questo momento in poi i miei ricordi e gli accadimenti reali coincidono, in quanto rimane la paura di chi era all'esterno, l'ansia della risalita e l'immagine di Paolo sanguinante che emerge dall'orlo del pozzo.
E' bello che mi abbiano contattato per aggiungere ulteriori elementi alla storia. Questo vuol dire che almeno qualcuno ha letto il post e poi, con il contributo di chi c'era, è possibile ricostruire più fedelmente piccoli avvenimenti che comunque hanno fatto "la storia" di chi li a vissuti in prima persona. Sono passati molti anni e tante cose sono cambiate, ma ricordo con nostalgia quel periodo, quando eravamo giovani ed avevamo tanto entusiasmo e tanta voglia di fare.
Chissà se l'aver fatto questo aggiornamento mi porterà a riprendere la scrittura del mio blog fermo da anni?
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