
Vi sono poi i cippi dedicati ai vari interventi di rimboschimento e devo dire che ne ho scovati parecchi appartenenti a questa tipologia. Come già accennato parlando di casite, penso che anche questi piccoli monumenti siano più che degni di un’adeguata cura e conservazione e, quando alcuni sono stati letteralmente divelti, caricati e trasportati in qualche giardino privato, il fatto mi ha dato molto fastidio. Non è che posso considerare queste pietre come una cosa mia, ovviamente, ma allo stesso tempo non sono nemmeno (questo è sicuro) proprietà di altri. Quindi, secondo me, i cippi devono rimanere al loro posto originale, nel punto dove sono stati piantati quale segno di qualcosa che solo li, in quella precisa posizione, assume il proprio reale valore.
Nella fotografia, alcuni esempi di cippi rinvenibili in Carso (Foto Guglia).
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Lo sai Paolo, i cippi mi hanno da sempre affascinata... quando da piccola, da barava ISTRIANA, andavo in Istria, ero solita andare a fare il bagno sull'isola di San Giovanni (a largo di Rovigno). Quest'isola ha una vecchia chiesa abbandonata, bellissima tra l'altro, e pure un cippo, che è visibile solo dal mare, perchè incastrato tra rovi, "frasche" ed alberi. Poi un giorno son riuscita ad avvicinarmi a quel cippo ed ero molto contenta :-D in realtà sopra ormai è riconoscibile solo una croce, per il resto son rimasti dei segni indecifrabili!
Comunque, se tanto ti piacciono i cippi, dovresti andartene un po' per l'Istria: Buje è piena di roba italiana, le stradine piccole istriane (intorno a Pinguente, Verteneglio...etc...) sono piene di cippi austriaci!