martedì 30 dicembre 2008
Sono finalmente arrivate le Feste… Visto il mio carattere scorbutico e preso atto della mia predisposizione ad un comportamento schivo e tendenzialmente “selvatico”, eccomi nuovamente a brontolare su questo periodo di gioie forzate e di falsi compiacimenti. Mi spiego meglio, perché l’argomento è delicato e non voglio offendere nessuno. La festività del Natale ha sicuramente un’indiscutibile valenza religiosa ed una notevole importanza per chi crede e vive consapevolmente la propria sfera spirituale. Su questo nulla da dire, ma devo osservare che sono ben pochi quelli che sentono questi giorni in un contesto “di vera fede” e sono tantissimi, invece, quelli che si fanno coinvolgere solamente dagli aspetti più commerciali e folcloristici della ricorrenza. Regali a tutti i costi, falsi perbenismi, un indistinto sentimento di “buonismo” forzato ed a tutti i costi... Sarò controcorrente, ma non mi piace questa atmosfera. Alla televisione si ripropongono film melensi e già visti cento volte, le strade brillano di costose luminarie, tutti corrono nei negozi per acquistare doni e strenne, tutti sono inevitabilmente felici, mentre l’economia va letteralmente a gambe all’aria, si profilano all’orizzonte licenziamenti e cassa integrazione e lo stipendio non basta più per arrivare a fine mese. Vero momento di comprensione e di consapevolezza del messaggio profondo del Natale, oppure occasione commercialmente forzata per rendere la gente, suo malgrado, stupidamente felice? Io propendo, tristemente, per la seconda ipotesi.
Altro discorso, invece, è quello legato alla festività del Capodanno. La preferisco perché la considero una ricorrenza più legata al tempo che passa, allo scorrere delle stagioni, ad un concetto di “ciclo naturale”. E’ un momento per tirare qualche piccola somma, per fare un bilancio personale e per pianificare l’immediato futuro. La chiusura di un anno permette di analizzare quanto di positivo c’è stato, di valutare gli eventuali errori, di ripensare ai propri comportamenti ed alle proprie scelte. L’inizio di un nuovo anno permette, nel contempo, di proporsi nuovi obiettivi ed inediti traguardi.
Speleologicamente parlando, ad esempio, per me il 2008 è stato un buon anno, ho fatto alcuni lavori di soddisfazione (Teresiano, Sotterranei dei Gesuiti, …) , ho visto bei posti con tante cavità (Campania, Toscana, Lazio, …), ho frequentato gente simpatica e, quindi, non mi posso lamentare. Spero che il 2009, partendo da tutto questo, permetta la continuazione di quanto già avviato, con ulteriori piccoli successi e tanti progetti interessanti e costruttivi da realizzare.
Se dalle pagine di questo blog non ho augurato a nessuno il Buon Natale (chi ci teneva, mi perdoni), colgo l’occasione (anche sulla base dei ragionamenti sopra riportati) di augurare, invece, un Buon Anno Nuovo. Che il 2009 sia per voi un periodo di serenità e di consapevolezza. Che la salute sia buona e tanta la voglia di fare. Che i vostri piccoli obiettivi vengano raggiunti, non solo per il risultato finale, ma anche per il percorso di attenzione e di impegno che essi comportano. Vi auguro grandi gioie nel campo degli affetti: trovatevi un compagno/a e vogliatevi bene, appagatevi nell’intimo scambio di parole, pensieri, sentimenti e “cocolezzi” ed aggiungete un pizzico di buon sesso che non fa mai male. Chi il compagno/a c’è l’ha già, se lo tenga stretto, godete delle piccole cose che fanno grande una coppia e dimenticate tutte le altre piccole cose che possono farla scoppiare. Amore è comprendere ed apprezzare anche gli aspetti negativi dell’altro, non solo quelli positivi. Cercate, poi, di essere sempre consapevoli di quello che siete e di quello che fate. Tutto pesa nella vita, parole, gesti e pensieri, e quindi siate coscienti delle vostre azioni e di quello che ne consegue. Cercate, inoltre, di essere aperti agli altri e alle cose nuove, e quindi “sperimentate, sempre e comunque…”. Per finire, vi auguro anche un buon anno sotto l’aspetto speleologico. Che il sottosuolo vi dia tutte le soddisfazioni che meritate, sempre se il “mondo di sotto” si configura come una delle vie lungo le quali cercate una parte della vostra realizzazione.

Riassumendo, un grande augurio per uno splendido, felice e fantasmagorico 2009 a tutti voi.

Etichette:

 
posted by Paolo at 07:04 |


0 Comments: