lunedì 8 dicembre 2008
Solo a poche miglia a nord di San Francisco (California), in un canyon isolato, cresce un’antica foresta di redwoods (sequoie), conosciuta con il nome di Muir Woods. Si tratta di un piccolo parco nazionale che offre solitudine (è poco frequentato), vari percorsi segnalati ed un fitto bosco di alberi giganti alti più di 70 m e vecchi di mille anni. Tutto questo non centra nulla con la speleologia ma, cercando delle immagini nel computer, ho trovato alcune foto che mi hanno ricordato la mia visita negli U.S.A. e la gita che ho fatto in questa foresta. Devo dire che allora, anche a costo di farmi deridere dai colleghi che erano con me in quel viaggio, ho abbracciato forte uno di questi alberi. Chi fa queste cose dice di sentire particolari vibrazioni che vengono trasmesse dal tronco. Io non so cosa ho sentito, ma qualcosa mi è arrivato. Sarà stato lo splendido bosco attorno, la bellezza disorientante di quelle piante alte, vecchie e sagge (ovviamente è un modo di dire ma la parola saggio, sul momento, non mi è sembrata poi così fuori luogo…), l’atmosfera permeata dalle nebbiolina della mattina, in attesa che salga il sole all’interno dello stretto canyon, ma qualcosa - alla fine - quegli alberi mi hanno trasmesso. Loro erano già in quella valle 10 secoli fa, loro hanno visto tante cose, loro - probabilmente - hanno capito tante cose.
Di quella visita conservo sicuramente un ottimo ricordo e quindi posso solo immaginare cosa voglia dire andare a vedere gli altri grandi, e ben più famosi, parchi nazionali americani. Non disperiamoci, però. C’è ancora tanto tempo per ritornare in queste terre che, per quanto riguarda gli aspetti naturalistici, presentano certamente grandi potenzialità. Forse, quando andrò in pensione…

Nell'immagine, la proporzione fra i sentieri (belli larghi) e le dimensioni dei tronchi permette di capire la grandezza e l’imponenza di quelle sequoie (Foto Guglia).

Etichette:

 
posted by Paolo at 16:30 |


0 Comments: