mercoledì 19 novembre 2008
Dopo l’esperienza alla Grotta dei Cacciatori (n. 97 VG) per apprendere le nozioni base, la seconda uscita pratica del corso di speleologia GTS-SAS (oppure per par condicio SAS-GTS) si è svolta alla grotta Ercole (n. 6 VG). Si tratta di una cavità “classica” cioè conosciuta da tempo e molto frequentata. La facile percorribilità e la comodità di accesso hanno fatto si che alcune parti di questa grotta siano abbastanza deteriorate, con la presenza – ad esempio – di molte scritte alle pareti e stalattiti spezzate. Questo è stato notato dalle allieve del corso, che hanno evidenziato come la cavità che inizialmente doveva essere molto bella oggi si presenti, in realtà, abbastanza male. Ma si tratta – alla fine – di una palestra per apprendere la progressione verticale e solo per questo viene normalmente frequentata. Fissate le corde, è iniziata la lenta discesa, dove gli istruttori hanno espresso la loro massima pazienza nel cercare di far superare alle allieve il comprensibile primo momento nel quale ti affacci sul nero del pozzo. Pozzo che in realtà è formato da una serie di gradoni, per cui si scende per lo più seguendo la parete. Giunti sul fondo, qualche attimo di riposo per fare merenda e raccontarsi le impressioni, e poi via con la risalita, anch’essa lenta, ma speriamo soddisfacente sotto l’aspetto didattico. Io ho seguito tutto dal mio punto di vista privilegiato di osservatore e devo dire che me la sono passata alla grande, scendendo senza fatica lungo le corde ben posizionate, facendo belle foto e lasciando ad altri il compito di insegnare e disarmare. Poi tutti in osmiza. Anche questa uscita è andata per il meglio e confermo con gioia che è continuato ad aleggiare, anche in questa occasione, uno spirito positivo che non sentivo da tempo. Tutti pronti per la prossima esercitazione in grotta.

L'immagine ritrae gli istruttori e gli allievi sul fondo della grotta (Foto Guglia)

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posted by Paolo at 21:12 |


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