martedì 2 dicembre 2008
Ritornando dall’uscita domenicale del corso, ho avuto l’occasione di parlare con una allieva sul rapporto tra l’uomo ed il sottosuolo e, ripensando a quanto detto in questa occasione, ho tratto alcune personalissime considerazione.
Intanto, il sottosuolo è un territorio degli estremi, quasi mai l’uomo è rimasto indifferente a questo mondo. Nel passato si aveva un innato terrore del profondo della terra, quale luogo buio, di paura, abitato da esseri mostruosi, se non - addirittura - terra dell’oltretomba. Questo è l’approccio che possiamo considerare “storico”, ovvero un’interpretazione che “temeva” l’oscurità perché non “conosceva” cosa si trovava dall’altra parte, una lunga fase durata fino a qualche secolo fa, durante la quale ben pochi avrebbero avuto il coraggio di inoltrarsi profondamente in una grotta. Poi sono venuti i primi geografi, i curiosi che hanno sfidato le paure ancestrali provando a vedere cosa c’era oltre l’ingresso buio e così, piano piano, è nata la speleologia. Oggi si sa perfettamente cosa si nasconde (solamente agli occhi delle masse, ma non certo delle persone che frequentano le grotte) sotto i nostri piedi, sia che si tratti di cavità naturali (vedi le infinite ricerche geologiche, idrologiche, biologiche, paleontologiche, ecc.), che di cavità artificiali (vedi gli altrettanti numerosi studi storici, architettonici, artistici, ecc.). Certo, non conosciamo tutto del “mondo di sotto” e molte sorprese potrebbero arrivare nel prossimo futuro, ma si tratterà solo di ritrovamenti particolari, di complessi ipogei di grandi estensioni, di stranezze morfologiche, ma nulla di veramente sconvolgente. Oggi, quindi, non dovremmo avere più paura del sottosuolo semplicemente perché lo conosciamo e abbiamo tutte le informazioni relative a cosa potremmo trovare al suo interno.
Ma poniamoci una domanda, sappiamo veramente tutto? Non potrebbe essere che - in qualche grotta particolare ed in presenza di certe condizioni - il filo della storia abbia subito una biforcazione, che l’evoluzione come la conosciamo noi abbia avuto un “incidente di percorso”, una deviazione? Che sottoterra ci siano (per ora ancora ben celate) delle realtà, delle presenze che non abbiamo mai preso in considerazione e che potrebbero rivelarsi all’improvviso?
Certo non nel Carso triestino, certo non in una delle nostre grotte frequentate e perfettamente conosciute, ma in qualche altro luogo nascosto, in qualche microambiente particolare, non potrebbe esserci stata una qualche eccezionale condizione che ha portato alla nascita (o meglio alla modificazione) di alcune forme di vita per il momento ancora ignote?
Ominidi prigionieri in vasti sistemi di grotte, oramai abituati a quell’ambiente e che si riproducono già da millenni? Forse animali strani che si sono evoluti in singolari nicchie biologiche, acquisendo caratteristiche e morfologie inaspettate? Certo sono solo fantasie, in quanto come potrebbero sopravvivere questi esseri che, pur essendo ai vertici della catena alimentare, non disporrebbero di prede di dimensioni ed in numero sufficiente. Ma possiamo proprio affermare che un’eventualità di questo genere sia completamente impossibile ed irrealizzabile? Io sono abbastanza scettico su tale possibilità, ma forse in qualcuno con la mente meno pragmatica della mia potrebbe insinuarsi il dubbio ed allora alcune grotte più isolate e meno frequentate diventerebbero luoghi dove potrebbe accadere l’imprevisto, dove potrebbe esserci qualche presenza non ancora manifesta, e forse anche ostile.
Ad ognuno la propria opinione su questo argomento. Per quanto mi riguarda continuerò a sentirmi a mio completo agio nel mondo sotterraneo, senza alcuna paura. Spero che questo, al di là di un primissimo approccio che inevitabilmente porta a qualche timore iniziale, succeda presto anche a tutti i neofiti (e le neofite!!!) della speleologia.

L’immagine riporta un fotogramma del film “The descent”, dove si intravede una forma di vita sconosciuta che semina il panico fra i membri di una spedizione che visita una grotta inesplorata (Attenzione: è solo cinema!!!).

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posted by Paolo at 22:17 |


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