domenica 10 agosto 2008
In molti casi lo studio e l’esplorazione delle cavità artificiali è un’attività che può riservare grosse sorprese. Non solo ricerche ripetitive (come i monitoraggi delle acque) o visite in ambienti talvolta degradati dall’inquinamento, ma anche piacevoli sensazioni nel ripercorrere passaggi abbandonati da secoli, o nel scoprire le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di particolari sotterranei, che solo all’ultimo momento, attraverso un’attenta analisi, rivelano il loro vero significato. Ti accorgi quindi che, talvolta, anche nei luoghi più frequentati, quelli che possiedono più documentazione e risultano perfettamente conosciuti, puoi fare delle scoperte importanti ed interessanti.
Nel posto dove stiamo attualmente lavorando (nei prossimi post sarò più preciso nel localizzare meglio questi sotterranei che sono ancora oggetto di vari lavori…) abbiamo appena trovato una galleria di collegamento che, pur essendo stata ipotizzata da tempo, non aveva rivelato - inizialmente - alcuna conferma concreta della sua esistenza. Eppure analizzando attentamente le strutture costruttive, le quote, i dislivelli, le direzioni, siamo andati in un punto preciso e proprio lì, con un’insperata precisione, abbiamo trovato ciò che stavamo cercando.
Ma c’è dell’altro. Analizzando vecchie planimetrie, verificando le modifiche apportate negli ultimi duecento anni e cercando di capire come sono state utilizzate nel tempo le strutture sotterranee, ho avuto la sensazione che qualcos’altro non quadrava. In realtà c’era uno spazio fra le strutture delle fondamenta che oggi risultava murato ma che, in passato, poteva essere stato accessibile. Qualche semplice calcolo e sono bastati pochi colpi di mazzetta su una parete intonacata per far emergere il profilo di una porta murata. Dietro l’intercapedine è apparsa un'ulteriore stanza, per il momento occlusa da materiali gettati dall’alto.
Chi poteva immaginare che c’era un ulteriore vano celato. Chi può dire, a questo punto, che non vi siano anche altri ambienti un tempo accessibili ed oggi murati e chiusi. Forse i vari passaggi che uscivano dall’edificio, citati in tanti testi e mai rintracciati, esistevano veramente e sono stati mascherati e resi invisibili ai nostri occhi. Forse c'è molto di più di quello che si può osservare, ma non sempre si hanno gli strumenti per capire quanto è stato mascherato e nascosto.
Altre stanze segrete, magari! Le ricerche continuano…

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posted by Paolo at 19:10 |


1 Comments:


At 12/8/08 12:50 PM, Anonymous Anonimo

grandissimi!!! e grandissimo paolo, naturalmente. il caro Maestro A. ha finito d'ingannarci!! ;)