lunedì 16 febbraio 2009
Su segnalazione di Federico, ho recuperato un altro film che è stato girato in grotta, anche se in questo caso l’ambiente sotterraneo si limita ad essere un semplice contorno indefinito, che si intravede appena, di una vicenda truculenta che si svolge per lo più nel buio più profondo. Il titolo è chiaro “The cavern” (2005) ed il regista è un certo Olatunde Osunsanmi.
Bisogna dire che rispetto a “The descent” e “The cave”, questo film è sicuramente il peggiore, con pochi effetti ed una costruzione complessiva alquanto inadeguata. Ma vediamo alcuni aspetti curiosi di questa produzione. Il tutto si svolge in Russia, e più precisamente nel Kyzyl Kum Desert (??), ed i protagonisti sono “speleologi professionisti” americani. L’attrezzatura personale è scarsa, anche se la modernità traspare dall’uso dell’illuminazione elettrica sul casco. Per i dislivelli verticali si usano le corde, ma ogni membro della spedizione utilizza un discensore diverso, nessuno di tipo speleologico. Interessante il fatto che, non appena terminata la discesa, invece di gridare il consueto “libera” viene urlato “via alle corde”, espressione alquanto strana. Vi è poi da osservare che alcuni speleo hanno portato con se anche delle pistole, ma questa circostanza - pur se improbabile - è comunque funzionale alla trama del film.
Merita anche soffermarsi su alcuni dialoghi, che risultano estremamente interessanti. Ad esempio, alla domanda “Cosa c’è nel sottosuolo?” la risposta è “Nelle grotte c’è qualcosa di vivo, c’è qualcosa la sotto con la quale se siamo aperti possiamo connetterci”. Curioso ed intrigante. “Perché si va la sotto, allora?” La risposta del capo spedizione è: “Mi piace esplorare, tutti sanno come sono le montagne più alte, i mari più profondi, ma le grotte sono l’ultima frontiera inesplorata della terra, non c’è nulla di più eccitante”. Ovviamente, di situazioni eccitanti, i protagonisti, ne troveranno a sufficienza ed avranno occasione di incontrare anche un essere oscuro, mostro cattivissimo oppure lui stesso vittima di un destino crudele? Non anticipo altro. Vi dico soltanto che alla fine, le due uniche speleologhe donne, si trovano nude nella caverna e …
Si tratta di un orror dalla fotografia insulsa, attori scarsi, trama deludente e finale banale. Se non l’avete visto, non avete perso niente.
Per finire una piccola anticipazione: sta per uscire “Descent 2”, chissà se sarà migliore del primo??

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posted by Paolo at 12:19 |


1 Comments:


At 18/2/09 2:19 PM, Blogger SiD`

Hahaha! I tuoi post sui film di grotta sono i migliori! Sganascio ogni volta!