sabato 19 luglio 2008
Qualche volta è andata bene, in molte altre occasioni no. Nel caso degli ultimi lavori di scavo che abbiamo intrapreso, è andata al meglio di ogni previsione.
A questo punto devo ritornare un po’ indietro e spiegare di che cosa sto parlando. Da due settimane abbiamo avviato uno scavo per collegare fra di loro due complessi sotterranei. Avevamo qualche indicazione descrittiva basata su vecchie testimonianze e qualche ipotesi costruita per lo più con la logica ed il buon senso, ma non c’era alcuna garanzia che alle teorie corrispondesse qualche certezza. Non rimaneva, quindi, che iniziare l’indagine diretta. Inizialmente abbiamo operato dall’esterno con l’utilizzo di mezzi pesanti e, nonostante la rapidità con cui siamo scesi in profondità, dalle prime fasi dei lavori è emersa, purtroppo, una situazione che non solo si scontrava con le nostre speranze, ma addirittura portava a conclusioni molto diverse: invece di trovare un passaggio antico ostruito, abbiamo trovato un “moderno adattamento” che aveva creato, circa 65 anni fa, un’uscita di sicurezza per un rifugio antiaereo.
E’ stato così necessario affrontare lo scavo da un’altra parte, per appurare se la galleria era veramente esistita. Questo fine settimana è stato, quindi, il momento delle verifiche. Ieri, dopo alcuni sondaggi, abbiamo rintracciato la sagoma di una volta sulla parete del sotterraneo, per cui siamo giunti alla conclusione che - originariamente - i lavori di realizzazione della galleria erano stati effettivamente avviati. Oggi, continuando con la disostruzione, abbiamo invece accertato che la galleria è stata realmente completata, che - in un secondo tempo - la stessa è stata effettivamente ostruita per evitarne il transito e che un tratto di questo passaggio è ancora esistente.
Immaginate la mia soddisfazione quando, dopo che i “colleghi” hanno lavorato per alcune ore con il martello demolitore, mi sono avvicinato al muro che ostruiva il passaggio con una semplice mazzetta ed una punta. E’ bastato un colpo ben assestato, una pietra è caduta e, dall’altra parte, è apparsa una galleria che si dirigeva esattamente nella direzione che avevamo ipotizzato.
Certo, rimane ancora un certo lavoro da fare, bisogna allontanare il riempimento di materiali che è presente nella galleria e bisogna ancora abbattere una parete di recente costruzione che per il momento occlude - da una parte - il cunicolo, ma quello che conta è che la galleria c’è, che le teorie che avevamo elaborato si sono dimostrate vere e che, con un po’ di impegno, il collegamento sarà alla fine riaperto.
Per festeggiare il ritrovamento abbiamo fatto un brindisi con dell’acqua minerale ed ora siamo pronti per continuare nei lavori. A presto ulteriori aggiornamenti sul cantiere.
Nella foto si intravede la sagoma della galleria in questione (Foto Guglia).

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posted by Paolo at 18:11 |


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