giovedì 1 maggio 2008
Strane presenze, scontri con animali misteriosi, vicende imperscrutabili, tutto può accadere nel corso dell’attività speleologica. E volete che, fra i tanti insoliti avvenimenti, non vi sia anche un incontro con un UFO?
Ebbene sì, mi è successo anche questo. Ci trovavamo sul sentiero/trincea che attraversa il lato Sud/est del monte Freikofel, molti anni fa. Ovviamente stavamo rilevando cavità di guerra e, circa a mezzogiorno, ci siamo fermati affacciandosi sull’ampio panorama che ci stava davanti. Eravamo io, L.L. e P.Z. (riporto solo le iniziali per una faccenda di privacy e perché forse loro non si ricorderanno nemmeno di questa esperienza). Chiacchierando, abbiamo osservato una sagoma che si muoveva ad una quota leggermente inferiore alla nostra posizione. Si trattava di una "cosa" che, volando al di sopra degli alberi, seguiva una rotta abbastanza complessa. Il colore era bianco e la traiettoria sfiorava spesso il pendio, deviando dagli ostacoli, mentre altre volte “il coso” si muoveva parallelamente alle curve di livello. La distanza era di circa di 300 m mentre la quota dell'oggetto era di circa 150 m più bassa del punto di osservazione. La prima impressione è stata quella di un grosso uccello bianco, che planava seguendo le correnti d'aria. Da una più attenta osservazione, però, il volo risultava troppo complesso, con impennate improvvise ed evoluzioni attorno agli ostacoli, però sempre con le "ali" ferme. La distanza nel frattempo diminuiva. La seconda impressione è stata quindi quella di un aliante/aquilone. Qualcuno ha affermato che sembrava un foglio di giornale in balia del vento. Però le evoluzioni continuavano, rendendo impossibile sia l'ipotesi dell'aquilone (non c'era la possibilità di un controllo via filo), sia quella del foglio di giornale (traiettorie troppo complicate). Anche l'ipotesi di un velivolo teleguidato non reggeva, in quanto la rotta dell'oggetto seguiva talvolta le asperità del terreno, infilandosi in canaloni nei quali la visibilità, e quindi la manovrabilità via telecomando, risultava molto difficile se non impossibile. L'oggetto nel frattempo si è avvicinato sempre più, arrivando in una posizione quasi sottostante al punto di osservazione. Si poteva vedere chiaramente che la "cosa" aveva una forma decisamente regolare e quasi quadrangolare. Il colore era di un bianco perlaceo intenso, che si potrebbe definire quasi porcellanato (tipo "frigorifero"). Osservando meglio, si poteva notare che la superficie non era piatta ma che vi erano delle specie di rilievi longitudinali, in modo che le "ali" non risultavano piane. Le dimensioni potevano essere, indicativamente, di 2,5 m x 2,5 m. L’oggetto ha quindi continuato le sue evoluzioni, dirigendosi infine in direzione quasi opposta a quella di provenienza. Ha puntato verso il bosco di fronte a noi, sorvolando le cime degli alberi. Improvvisamente è scomparso e non ci siamo resi conto dove esso sia effettivamente andato. L'osservazione, nel suo complesso, è durata circa 15 minuti.
Non ho più parlato di questo fatto con gli amici coinvolti, ma quelli che ho riportato sono i miei ricordi così come li ho fissati, qualche giorno dopo, sulle pagine del mio quaderno di appunti.
Personalmente, non ho alcuna spiegazione sull’avvistamento, anche se penso che, qualche esperto, potrebbe forse spiegare il tutto. Rimane, anche in questo caso, la testimonianza su di un avvenimento strano e difficilmente catalogabile.
Su tutta la vicenda rimane solamente un dubbio: perché l’unico avvistamento della mia vita di un presunto UFO non ha riguardato un classico oggetto a forma di “disco volante”, ma ha visto la presenza di un “affare volante” dall’inedita forma quadrata?
In ogni caso vi assicuro che non avevamo bevuto…

Siccome sono un curioso per natura, ho fatto qualche piccola ricerca in Internet ed ho scoperto che gli avvistamenti di UFO di forma quadrata non sono proprio un’eccezione. Simili aspetti sono stati riscontrati in “contatti” avuti in Canada (1997), in Italia (2001), a Mosca (2007), ecc. Voglio inoltre precisare che, in ogni caso, io non sono un credulone e, per personale esperienza, molte cose che inizialmente mi sono apparse in un certo modo, dopo una successiva verifica si sono rivelate ben diverse dalla prima impressione. Questo succede in ogni campo della conoscenza e dell’esperienza, ed in ogni momento della nostra vita. Allo stesso tempo, devo dire che non mi sento solo nell’universo e penso che ben difficilmente l’uomo possa arrogarsi il diritto di considerarsi l’unica forma di vita intelligente dello spazio infinito. Affermare questo, comunque, non comporta automaticamente di credere che strani omini siano già scesi sulla terra per studiarci ed osservarci…

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posted by Paolo at 21:00 |


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