martedì 21 novembre 2006

Dal primo libro pubblicato nel 1988, sono passati molti anni. Nel frattempo la nostra attività è in qualche modo cambiata, si è affinata nella tecnica e si è migliorata osservando con attenzione quello che veniva fatto nelle altre città italiane.
L'archivio si è riempito di nuovi dati e, via via, nuove prospettive si sono rivelate ai nostri occhi di ricercatori. Si è abbandonata la via della "leggenda dei sotterranei", molto affascinante ma spesso priva di fondamento, per dedicarsi ad un'attività più concreta e di carattere tecnico. Sono state fatte nuove e più ampie ricerche negli archivi e si è proceduto alla verifica sul campo di tutte le ipotesi di cui si veniva a conoscenza.
E' stato così raccolto un ricco insieme di informazioni che, anche in questo caso, abbiamo ritenuto opportuno divulgare. E' nata così l'idea di pubblicare un nuovo libro, che trattasse di questo ulteriore capitolo della nostra attività.
E' stato riproposto il trio degli autori, oramai affiatato, composto dal sottoscritto e da Armando ed Enrico Halupca, amici e collaboratori nelle ricerche. Nel natale 2001 ha visto così la luce "I sotterranei di Trieste", edizioni Lint, 352 pagine di dati ed informazioni sulle cavità artificiali della nostra città.
In questa occasione è stato dato particolare risalto alle immagini, sia per quanto riguarda le foto (riproduzioni di buona qualità) sia i rilievi, tutti rifatti appositamente con nuova grafica. Devo dire che questo secondo libro è stato, probabilmente, un successo ancora maggiore del primo. Non mi sto riferendo alle statistiche di vendita o al numero di copie stampate, ma specificatamente al riscontro avuto dalla pubblicazione ai vari livelli di fruizione. Ho visto questo libro sia nelle biblioteche di appassionati di storia, che hanno apprezzato la correttezza dell'informazione in un contesto che spesso si presta ad interpretazioni fantasiose, sia negli archivi degli studi professionali, dove i progettisti hanno gradito la serietà tecnica del nostro lavoro. Ma anche i semplici curiosi dell'argomento si sono dimostrati soddisfatti, perché anche con una lettura più superficiale del testo era possibile accedere ad informazioni e notizie di un certo interesse.
Era proprio questa l'impostazione che volevamo dare al libro, la difficoltà che abbiamo dovuto superare: costruire un insieme di testi, immagini e disegni che permettesse vari livelli di lettura, da quella più rivolta all'aspetto storico, a quella più interessata ai contenuti tecnici, a quella che ricercasse il facile racconto e le storie strane esistenti sull'argomento. Dicono che, in qualche modo, ci siamo riusciti.
Ancora oggi, rileggo con piacere le pagine di questo libro, nelle quali posso ritrovare quasi 15 anni di attività, ricerche ed esplorazioni effettuate con la SAS nella cavità artificiali del nostro territorio.

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posted by Paolo at 09:50 |


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